Il GOI Marina Militare è un reparto appartenente alle Forze Speciali italiane: leggi la nostra guida per sapere come farne parte
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Continua il nostro viaggio all’interno dei Reparti Speciali delle Forze Armate italiane: oggi ci occupiamo dei GOI Marina Militare. Si tratta del solo e unico compartimento del Corpo ad essere considerato “speciale”. In questo articolo andremo a fondo nella sua storia, nei suoi impieghi e vedremo insieme come potrai far parte del Gruppo Operativo Incursori.
Cosa fa un Incursore
Prima di tutto, è assolutamente necessario definire il ruolo di Incursore Marina Militare. Si tratta, nel caso di un arruolato nel GOI, di un soggetto capace di gestire in maniera efficace situazioni critiche, soprattutto in contesti complessi come quelli in cui si svolgono conflitti internazionali.
Durante le missioni subacquee come attacchi e infiltrazioni GOI si avvalgono di strumentazioni sofisticate e tecnologie di ultima generazione, mostrando tutta l’integrità e tutte le capacità apprese durante il duro percorso di preparazione. Nello specifico, una volta divenuto GOI Marina Militare potrai occuparti di:
- attacco ad unità navale e mercantile in porto o alla fonda con l’impiego di diversi sistemi d’arma a contatto e standoff
- attacchi a installazioni portuali/costiere e ad infrastrutture civili e militari entro la fascia dei 40 Km dalla costa
- operazioni di controterrorismo navale per la liberazione di ostaggi su unità passeggeri o mercantili e su installazioni marittime
- operazioni anti-terrorismo
- infiltrazione e permanenza in territorio ostile per missioni di tipo informativo e/o di supporto al fuoco navale
GOI Marina Militare: il ruolo all’interno del COMSUBIN
Quando parliamo di GOI Marina Militare non possiamo esentarci dal nominare il COMSUBIN, ossia il Comando Raggruppamento Subacquei e Incursori “Teseo Tesei” conosciuto più che altro con l’acronimo che hai letto poco sopra.
Oltre al Gruppo Operativo Incursori, prendono parte al COMSUBIN anche:
- Gruppo Operativo Subacquei (G.O.S.), alle cui dipendenze sono posti i Palombari: operatori subacquei con le capacità d’immersione più spinte frutto di una tradizione residente in Marina da oltre 160 anni
- Ufficio Studi: cuore pulsante dello sviluppo tecnologico dei materiali e mezzi utilizzati dagli uomini dei Gruppi Operativi
- Gruppo Scuole: suddiviso nelle scuole Subacquei, Incursori e di Medicina Subacquea ed Iperbarica; oltre a selezionare e formare i nuovi Palombari, Incursori, Medici ed Infermieri, il Gruppo Scuole ha il compito di addestrare gli operatori subacquei di tutte le Forze Armate e Corpi di Polizia dello Stato
- Gruppo Navale Speciale: regge tre Unità Navali (Aneto, Pedretti e Marino), progettate per fornire supporto subacqueo al personale dei Gruppi Operativi e delle Scuole di COMSUBIN
- Quartier Generale del Raggruppamento: assicura i servizi ed il mantenimento dell’efficienza del Comando al fine di consentire ai Gruppi sopra indicati di assolvere alla loro missione
Tutte queste realtà hanno sede presso Le Grazie, nell’antica fortezza del Varignano, a Portovenere, in provincia di La Spezia.
Ti ricordiamo, però, che esclusivamente i GOI Marina Militare sono considerati una Forza Speciale, assimilabile, ad esempio ai Col Moschin dell’Esercito. Ma qual è la definizione precisa di Forza Speciale? Si tratta di reparti che intervengono “sul campo” quando c’è la necessità di attuare una vera e propria Operazione Militare Speciale, ossia un’azione definibile “non convenzionale” a effetto strategico, per cui occorre il coinvolgimento di risorse che hanno affrontato un addestramento specifico.
Quando nasce il Gruppo Operativo Incursori?
In territorio italiano, i primi simil-incursori subacquei risalgono alla Prima Guerra Mondiale, quando gli uomini della Regia Marina si immolarono contro i porti di Trieste e Pola. La svolta arrivò nel 1935, quando due ufficiali – il già nominato Teseo Tesei e Elios Toschi – elaborarono un piano di sviluppo dell’incursione subacquea allineato a quello della Marina Britannica, al tempo la più celebre e sviluppata.
Passiamo poi al periodo della Seconda Guerra Mondiale: nel 1939 venne costituita la I Flottiglia MAS, che divenne famosa per il tentativo di attacco al porto di Alessandria d’Egitto del 1940. Storico fu – e non fatichiamo a dire drammatico – il coinvolgimento della X MAS in azioni contro i Partigiani successivamente all’8 Settembre e dunque all’Armistizio di Cassibile del 1943. Nel dopoguerra, una volta eliminate le influenze fasciste, la X MAS divenne “Mariassalto” e fu coinvolta principalmente in operazioni di bonifica e sminamento dei porti italiani.
Dopo svariate peripezie che non racconteremo per motivi di lunghezza, si giunse alla costituzione del COMSUBIN (1959) e all’attuale denominazione di GOI Marina. Nell’epoca repubblicana rimangono memorabili alcuni interventi, come quello di liberazione della nave da crociera Achille Lauro, dirottata nel 1985 da un gruppo terroristico.
Nel Ventunesimo Secolo gli Incursori hanno agito prettamente in contesti internazionali particolarmente infuocati, come ad esempio quelli dell’Iraq e dell’Afghanistan, monitorando e contrastando fenomeni di pirateria e prevenendo azioni che avrebbero potuto sovvertire equilibri già molto precari.
Come entrare nel Gruppo
Non esiste un percorso lineare per entrare nel GOI Marina Militare. Tutti gli arruolati – qualunque grado rivestano –, una volta concluso il Corso di Formazione, possono inoltrare richiesta per l’accesso a questa realtà.
Potrai farlo, però, esclusivamente se fai parte di una delle seguenti categorie:
- Militari che non abbiano superato i 29 anni alla data di inizio del corso, inquadrati nel ruolo Ufficiali, Marescialli, Sergenti o nel ruolo Truppa in Servizio permanente
- Volontari in ferma prefissata di quattro anni (VFP4) che non abbiano superato il terzo anno di ferma alla data di inizio del corso o che, alla data di inizio corso, siano stati raffermato con riserva, nelle more dell’espletamento dell’iter di valutazione per il transito in servizio permanente alla data di inizio corso
- Volontari in ferma iniziale (VFI). Per questi ultimi il superamento del corso Incursori dà titolo per il passaggio in servizio permanente effettivo (SPE).
Una volta inoltrata e accettata la domanda, sarai sottoposto ad ulteriori visite mediche specialistiche e, se idoneo, trascorrerai due mesi presso la Mariscuola di Taranto. Portato a termine l’addestramento specifico, potrai finalmente raggiungere la già citata fortezza del Varignano.
Addestramento: tutti i dettagli
Ma in cosa consiste l’addestramento specifico per entrare nei GOI Marina Militare? Te lo diciamo subito. Essere un’Incursore della Marina non è una cosa per tutti, ecco perché gli step che ti aspettano sono piuttosto lunghi e difficili. Nel dettaglio:
- Test d’entrata (Prove selettive)
- tuffo di piedi da un trampolino di 5 metri
- prova di nuoto a stile libero
- corsa di 200 metri
- corsa di 5000 metri
- trazioni alla sbarra
- piegamenti sulle braccia e addominali
- salita su fune
- salto in alto
- prove di acquaticità con e senza autorespiratore.
- Prima fase – combattimento a terra: durata 12 settimane. Formazione all’impiego di armi ed equipaggiamenti, nozioni di tipografia e movimento tattico individuale e di pattuglia sul terreno. Apprendimento di tecniche di difesa personale e acquisizione dei primi rudimenti di movimenti su parete rocciosa. Prova finale: 40 chilometri di marcia notturna da svolgere in non più di 7 ore, con un carico di 18 chili di equipaggiamento
- Seconda fase – combattimento in acqua: fase più dura e selettiva. Durata: 13 settimane. Nuoto con equipaggiamento in superficie e in immersione, sia di giorno che di notte. Conduzione di gommoni veloci. Prova finale: esame pratico e teorico su nozioni di nautica e aerofotografia.
- Terza fase – azioni anfibie: durata 12 settimane Apprendimento tattiche e tecniche per passare dal mare alla terra e viceversa. Perfezionamento conoscenze e impiego di diversi tipi di armi speciali in dotazione. Esperienza sia nel tiro mirato che in quello istintivo/operativo. Utilizzo esplosivi e cariche da demolizione, nonché addestramento per azioni da/con elicotteri. Prova finale: tre esercitazioni notturne di ricognizione o di attacco di tipo anfibio, contro obiettivi sulla costa e/o unità navali.
- Quarta fase – condotta di operazioni: durata 15 settimane. Messa in pratica di tutte le nozioni e le competenze apprese nelle fasi precedenti. Pianificazione operazione speciale e gestione mezzi necessari. Prova finale: esercitazione, verifica scritta e orale. Al termine di tutte le procedure di accertamento viene consegnato, durante una solenne cerimonia, il brevetto e l’ambito basco verde degli incursori.
- Specializzazioni: i neo brevettati integrano la preparazione frequentando il corso di paracadutismo e continuando la formazione sulle tecniche, tattiche e procedure operative in uso al Reparto. È in questo momento che i neo-incursori cominciano ad operare con gli equipaggiamenti e i mezzi ad alta classifica di segretezza del GOI. Inutile aggiungere che in questo reparto d’élite la formazione continua lungo tutta la carriera.
Preparati con noi
Insomma, come avrai capito, far parte dei GOI Marina Militare non è affatto un gioco da ragazzi. Ma prima di inoltrare la richiesta, dovrai già aver indosso la Divisa, ed è proprio qui che Nissolino Corsi potrebbe fornirti l’aiuto che ti serve. Siamo piuttosto “navigati” in questo contesto, e grazie alle moltissime esperienze che abbiamo in serbo per te – sia di preparazione concorsi, sia di vita militare a tutto tondo – potrai comprendere se questa realtà fa per te o meno.
Cosa devi fare? Lasciare ora i tuoi contatti senza indugiare un minuto di più: verrai richiamato per una consulenza totalmente gratuita e senza impegno da uno dei nostri consulenti. Realizzeremo insieme il tuo sogno, come è successo a migliaia di ragazzi da oltre trent’anni!
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