GOM Polizia Penitenziaria

GOM Polizia Penitenziaria: il Reparto d’Élite del Corpo

Guglielmo AllochisConcorsi Polizia Penitenziaria

GOM Polizia Penitenziaria

Il GOM Polizia Penitenziaria è un reparto appartenente alle Forze Speciali italiane: leggi la nostra guida per sapere come farne parte

 

Il GOM Polizia Penitenziaria, ovvero il Gruppo Operativo Mobile, è una delle unità speciali più riservate, addestrate ed efficienti dell’intero comparto della sicurezza italiana.

Nata per contrastare fenomeni di criminalità organizzata e garantire l’ordine all’interno degli istituti penitenziari più critici, questa forza d’élite si distingue per competenze operative e riservatezza assoluta. In questo articolo analizzeremo cos’è il GOM Penitenziaria, come si accede, quali sono le sue funzioni e i suoi ambiti di intervento.

 

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Cos’è il Gruppo Operativo Mobile della Polizia Penitenziaria?

Il Gruppo Operativo Mobile (GOM) è un reparto speciale del Corpo di Polizia Penitenziaria, istituito per fronteggiare situazioni ad alto rischio negli istituti carcerari, specialmente quelli che ospitano detenuti sottoposti al regime del 41-bis.

Le unità coinvolte sono circa 700, sparse in tutto il territorio italiano: per la precisione, i reparti operativi sono 12. Il personale, però, non svolge il suo lavoro in una sede fissa. Per motivi di sicurezza, infatti, ruota ogni 6/8 mesi.

Il GOM Polizia Penitenziaria è responsabile della sicurezza e del trasferimento dei detenuti ad alta pericolosità, nonché della gestione di situazioni emergenziali come rivolte carcerarie, evasioni o attentati. Agisce in totale autonomia operativa e logistica rispetto agli altri reparti del Corpo, con sedi distaccate sul territorio nazionale ma una struttura centralizzata.

A differenza di altri reparti speciali (come Col Moschin, GOI, 17° Stormo Incursori, GIS, SCICO, DIGOS, NIA) il GOM Polizia Penitenziaria non gode di ampia visibilità mediatica, ma è rinomato tra gli addetti ai lavori per la sua efficienza, silenziosità e capacità di operare in contesti ad alta tensione.

Pillole di storia

Il GOM Polizia Penitenziaria nasce ufficialmente nel 1997. Come anticipato, viene concepito come risposta diretta alla necessità di rafforzare il controllo sui detenuti sottoposti al regime speciale del 41-bis, misura introdotta per contrastare la criminalità organizzata.

La sua istituzione si colloca nel contesto di un’Italia profondamente segnata dalle stragi mafiose dei primi anni ’90, in cui emerse con forza la necessità di reparti altamente specializzati all’interno dell’Amministrazione Penitenziaria.

Il Gruppo Operativo Mobile venne creato con l’obiettivo di garantire la sicurezza all’interno delle carceri più sensibili, assicurando il trasferimento, la sorveglianza e la gestione dei detenuti più pericolosi. Sin dalla sua nascita, il GOM Polizia Penitenziaria ha operato con massima riservatezza ed efficienza, contribuendo in maniera significativa al rafforzamento del sistema di contrasto alle mafie e al mantenimento dell’ordine negli istituti di pena ad alta criticità.

Compiti e Funzioni

Come già detto, chi è nelle fila del GOM Polizia Penitenziaria svolge numerosi compiti delicati. Ricapitolandoli, i principali sono:

  • Gestione dei detenuti sottoposti al 41-bis, compresi boss mafiosi, terroristi e criminali di spicco.
  • Trasferimenti ad alta sicurezza di detenuti tra istituti penitenziari, spesso con modalità coperte da segreto operativo.
  • Presidio e sorveglianza di sezioni penitenziarie ad alta tensione o ad alta densità criminale.
  • Intervento in caso di rivolte, ammutinamenti o situazioni critiche all’interno degli istituti di pena.
  • Supporto alle attività investigative di Direzione Distrettuale Antimafia e DAP (Dipartimento Amministrazione Penitenziaria).

Oltre a queste mansioni, i membri del Gruppo Operativo Mobile collaborano spesso con i reparti d’élite delle altre Forze. A volte infatti vengono organizzati dei pool interforze per ovviare alle situazioni più delicate, in cui si necessità di competenze e capacità trasversali, come ad esempio i grandi eventi pubblici.

Come entrare nel GOM Polizia Penitenziaria

Entrare nel GOM della Polizia Penitenziaria è estremamente difficile, poiché si tratta di un reparto esclusivo, composto da personale selezionato tra gli Agenti più esperti e preparati del Corpo.

I principali requisiti sono:

  • Essere in servizio permanente effettivo nella Polizia Penitenziaria.
  • Avere un’anzianità di servizio minima (di norma 4 anni).
  • Avere un’ottima forma psico-fisica e non aver riportato sanzioni disciplinari rilevanti.
  • Superare prove selettive psico-attitudinali, fisiche e pratiche.

Il percorso selettivo culmina in un corso di formazione altamente specializzato, che comprende addestramento al combattimento corpo a corpo, tecniche di irruzione, tiro operativo, gestione di crisi e protezione di personalità.

 

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L’Addestramento del GOM

Gli operatori del GOM Penitenziaria sono sottoposti a un addestramento tra i più severi del comparto sicurezza italiano, della durata di circa 3 mesi. La formazione è orientata a sviluppare resilienza psicologica, autocontrollo e prontezza operativa.

Tra le competenze acquisite durante il percorso troviamo:

  • Tecniche di combattimento ravvicinato (CQB).
  • Uso avanzato delle armi da fuoco in contesti ristretti.
  • Addestramento al tiro operativo in ambienti carcerari.
  • Simulazioni di gestione sommosse ed evacuazioni d’emergenza.
  • Tecniche di negoziazione e contenimento non violento

Gli uomini del GOM sono in grado di operare in maniera anonima e discreta, spesso in contesti ostili e con un altissimo livello di rischio.

Dove Operano gli Uomini del GOM

Il Gruppo Operativo Mobile della Polizia Penitenziaria ha sede presso il DAP (Dipartimento Amministrazione Penitenziaria), ma i suoi nuclei sono distribuiti – come detto – in modo strategico su tutto il territorio italiano.

I principali istituti di pena sorvegliati dal GOM si trovano in:

  • Calabria (es. carcere di Palmi)
  • Sicilia (es. carcere di Palermo-Ucciardone)
  • Campania (es. carcere di Secondigliano)
  • Lazio (es. carcere di Rebibbia)
  • Puglia e Sardegna

Gli spostamenti e le missioni sono spesso sotto segreto operativo, per tutelare l’incolumità degli operatori e l’efficacia delle operazioni.

Ambizione e progettualità

Avrai compreso che entrare nel GOM Polizia Penitenziaria non è affatto un gioco da ragazzi. Nonostante non sia un reparto “sotto i riflettori”, in tanti – proprio come te – hanno l’ambizione di entrare nelle sue fila.

Come hai già avuto modo di constatare, il primo dei requisiti necessari è quello di vestire già da un po’ di tempo la divisa della Polizia Penitenziaria. Ecco perché il tuo focus deve, in primis, essere su questo tema.

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Insomma, se vuoi entrare nel Gruppo Operativo Mobile è arrivato il momento di attivarti, in una maniera o nell’altra!

 

 

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