Osservatorio sulle professioni in divisa 2021

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Osservatorio sulle Professioni in divisa 2021

Sono stati pubblicati i risultati dall’Osservatorio Professioni in Divisa 2021, elaborato da Skuola.net net in collaborazione con Nissolino Corsi. Il focus di questa edizione è incentrato sul ruolo delle donne in divisa e i risultati sono incoraggianti: ben 4 ragazze su 10 sono disposte ad intraprendere la carriera militare.

Il mondo delle Forze Armate e delle Forze di Polizia non è sicuramente uno degli ambiti lavorativi maggiormente caratterizzati dalla presenza femminile. Questa tendenza, però, fortunatamente sta cambiando. Lo dimostrano le migliaia di ragazze che ogni anno partecipano ai Concorsi in Divisa e lo testimoniano anche i dati appena pubblicati dall’Osservatorio sulle Professioni in Divisa – elaborato da Skuola.net in collaborazione con Nissolino Corsi – che, giunto alla sua quarta edizione per chi volesse consultare i precedenti report: Prima Edizione 2018Seconda Edizione 2019Terza Edizione 2020), quest’anno è stato incentrato proprio sul ruolo delle donne in divisa.

La ricerca ha visto la partecipazione di oltre 51mila intervistati (di cui 32mila studenti delle Scuole Superiori e delle dell’Università, 16mila delle Scuole Medie e 3mila genitori), equamente distribuiti tra maschi e femmine. Il primo dato che salta subito all’occhio è quello relativo all’interesse crescente delle ragazze verso la carriera in divisa: ben 4 intervistate su 10, infatti, si dichiarano disposte a intraprendere un futuro nelle Forze Armate o di Polizia. Una percentuale molto simile a quella riscontrata nei ragazzi intervistati.

Prima di continuare ad approfondire l’analisi di alcuni dei dati maggiormente interessanti emersi dalla ricerca, volevamo informare che Martedì 8 Giugno, andrà in onda, sui canali social di Skuola.net e di Nissolino Corsi, una Live Chat in cui prestigiosi ospiti, tra cui esponenti delle Forze Armate e delle Forze di Polizia, commenteranno i risultati dell’Osservatorio sulle Professioni in Divisa 2021.

Parteciperanno alla Live Chat:

  • Dott. Daniele Grassucci, Founder e direttore di Skuola.net
  • Dott.ssa Mimma Prencipe, Socio Fondatore Nissolino Corsi
  • Dott. Valeria Moffa, direttore Scuola Allievi Agenti di Campobasso
  • Contrammiraglio Fabio Agostini – Marina Militare – Comandante dell’operazione EUNAVFOR MED IRINI
  • Colonello Stefano Di Fulio – Esercito Italiano

Leggi il Rapporto 2021 dell’Osservatorio sulle professioni in divisa


Le ragazze puntano alle posizioni di vertice

Una ragazza su sei starebbe pensando seriamente di intraprendere la carriera in divisa; con un tasso di ambizione decisamente superiore a quello degli uomini, peraltro: il 40% vorrebbe intraprendere la carriera di rango più elevato – quella da ufficiale – che invece interessa solo al 18% della loro controparte maschile, che si orienta invece in massa (56%) verso la strada intermedia da sottufficiale. E, una volta dentro, le ragazze non si pongono limiti: l’87% di loro pensa che una donna possa tranquillamente ambire alle posizioni di vertice.

Le divise più ambite

Per il resto, però, le preferenze delle studentesse rispetto alla strada da percorrere combaciano quasi alla perfezione con quelle espresse dai maschi. Per quanto riguarda le Forze Armate, sia le une che gli altri, guardano – in questo ordine – a Esercito, Carabinieri, Aeronautica e Marina. In cima alla classifica delle Forze di Polizia si attesta per entrambi la Polizia di Stato, seguita dalla Guardia di Finanza; unica discordanza sull’ultimo gradino del podio, con le ragazze che optano per la Polizia Penitenziaria mentre i maschi propendono per i Vigili del Fuoco.

Gli ostacoli da superare

Per il completo sdoganamento della donna ‘in divisa’ e per il raggiungimento di una parità sostanziale, però, restano da superare dei grossi ostacoli. Su tutti, l’atteggiamento con cui gli uomini accoglierebbero una collega tra le proprie fila. Ancora oggi, infatti, per 1 ragazzo su 2 la vita militare non è adatta a un esponente del ‘gentil sesso’: per il 10% è un mondo troppo lontano dall’universo femminile, per il 38% un tentativo lo potrebbero fare ma sarebbero destinate a mollare in tempi rapidi. C’è comunque da dire che la maggior parte (52%) non vede particolari problemi alla presenza di ragazze in caserma: è già un primo passo.

Il genere non conta

Le dirette interessate, ovviamente, la pensano esattamente all’opposto: appena 1 su 5, pur immaginando un futuro in divisa, sembra rassegnata al fatto di non poter andare troppo lontano. Tutte le altre – 8 su 10 – sono convinte che il genere conti poco o nulla: il 67% non intravede impedimenti al suo ingresso nelle Forze Armate o di Polizia, il 14% teme solamente l’impatto iniziale con un ambiente teoricamente ostile.

Un superiore donna può essere un disagio?

Le cose si complicano ulteriormente se una donna dovesse arrivare a rivestire i ruoli che contano: per gli uomini sarebbe un ulteriore elemento di destabilizzazione. Tra i ragazzi interessati alla vita ‘in divisa’, ben 4 su 10 ammettono che si troverebbero in forte disagio dovendo sottostare agli ordini di un superiore femmina; per il 38% il genere non fa differenza mentre il 15% la vivrebbe addirittura meglio, confidando nel fatto che sul lavoro spesso le donne si dimostrano più capaci degli uomini. Ma, purtroppo, c’è anche chi lo spera per un mero tornaconto personale (in realtà molto ipotetico): per quasi 1 su 10 una donna avrebbe difficoltà a imporre le proprie decisioni a un uomo, seppur sotto di lei nella scala gerarchica. Sorprende, invece, la reazione allo scenario opposto, ovvero dover dare ordini a una donna: il 45% si sentirebbe comunque a disagio. C’è però da dire che, su questo punto, le posizioni tra uomini e donne non sono molto distanti. Anche le ragazze sarebbero in difficoltà a dover gestire un gruppo composto prevalentemente da uomini: per il 29% sarebbe complesso farsi sentire, per il 18% addirittura impossibile; solo per il 53% non ci sarebbe nessun problema. Molto più semplice, per le femmine, l’inversione dei ruoli: appena il 6% si sentirebbe a disagio nel ricevere ordini da un uomo, meglio una donna. Tutte le altre non farebbero fatica ad adeguarsi. E se al 56% cambierebbe poco o nulla essere comandata da un maschio o da una femmina, il 38% ancora considera avere un superiore uomo una cosa addirittura scontata, a cui doversi abituare. Un luogo comune che, col tempo, si spera possa essere superato.

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